giovedì 26 maggio 2011

Finalmente arriva in Italia l'ultimo e attesissimo film del maestro Terrence Malick

THE TREE OF LIFE, vincitore della Palma d'oro a Cannes 2011. Se volete approfondire e conoscere meglio la figura di Terrence Malick, vi ricordiamo che il volume n°2 di MOVIEMENT è stato a lui dedicato. DALL'EDITORIALE DI MOVIEMENT N°2: Terrence Malick, forse in assoluto il più grande regista vivente. È davvero singolare la parabola artistica di Malick, iniziata nella prima metà degli anni settanta in piena “New Hollywood” col folgorante La rabbia giovane, 1973, già subito diventato oggetto di ‘culto’ per un’intera generazione, proseguita cinque anni dopo con I giorni del cielo, 1978, un film attraversato da un grande respiro griffithiano e senza ombra di dubbio definito “one of the most cinematic achievements of the 1970s” (Variety Movie Guide). Poi una lunga, lunghissima pausa durata venti anni per riapparire, come la mitica “araba fenice”, in una rinnovata e strabiliante dimensione filosofica ed estetica con La sottile linea rossa, 1998. Infine, ed è storia di ieri, l’apoteosi con The New World (id., 2005) un capolavoro che mette, presumibilmente ed a dispetto degli scettici, il sigillo definitivo al genio cinematografico malickiano. Può questa smilza filmografia, con cadenze simil-dreyeriane, costituire un serio banco di prova per una plausibile categorizzazione storiografica oppure dobbiamo limitarci a collocare l’opera di Malick nel campo degli autori ‘inclassificabili’ e non ancora sufficientemente ‘storicizzabili’? Sono false questioni. Il cinema di Malick, al di là di una improponibile visione nei termini di una poetica di “lirica contemplazione”, è sicuramente un cinema che si inscrive tra i poli della classicità e della modernità (Fornasiero, 2007) sulla scia luminosa di Griffith, Ejzenstein, Welles, Kubrick. Come questi grandissimi cineasti Terrence Malick in ogni frammento anche minimo dei suoi film cerca di conquistare la Grande Forma del Cinema attraverso l’arte totale della regia. In attesa del suo ultimo ‘lavoro’ Tree of Life (in post-produzione), licenziamo questa monografia su Malick ringraziando quanti hanno collaborato alla sua realizzazione: gli amici australiani Adrian Martin e Robert Sinnerbrink, Jean Michel Durafour, Alberto Spadafora, Giorgio Piumatti, Ian Rijsdijk e, last but not least, Carlo Hintermann, Luciano Barcaroli, Gerardo Panichi e Daniele Villa.

lunedì 23 maggio 2011

Il settimo numero di MOVIEMENT è dedicato ai mitici fratelli Coen

Joel ed Ethan Coen, conosciuti al pubblico degli appassionati di cinema come fratelli Coen, sono i protagonisti di questa nuova monografia di Moviement. “Ufficialmente” Joel è il regista ed Ethan il produttore, in realtà i loro film sono scritti, diretti e prodotti da entrambi. Tra le caratteristiche che li contraddistinguono troviamo gli omaggi al cinema di genere (dal noir alla commedia), lo humour (anche nero) e l’inconfondibile vena creativa che si manifesta appieno nella costruzione della storia e nella scrittura di dialoghi esilaranti. Strapremiati, dal Sundance (Blood Simple - Sangue Facile, 1984) e Cannes (Barton Fink, è successo ad Hollywood, 1991) fino agli Oscar per Non è un paese per vecchi (2007), il loro ultimo film Il grinta (2010) ha incassato ben 10 candidature agli Academy Awards, tra cui quella per il miglior film ed il miglior attore protagonista. Questa imperdibile monografia raccoglie, in pieno stile Moviement, saggi ed interviste sui diversi aspetti della cinematografia di questi due fratelli, capaci di farci ridere e allo stesso tempo riflettere. Uscita: Luglio 2011. Formato: 21 x 29,7. Pagine: 112. Prezzo: 12 euro. ISBN: 978.88.904002.7.8. Editore: Gemma Lanzo Editore, Manduria (Ta). http://www.lanzoeditore.it